Storie e canzoni che raramente trovano chi le canti, e che vengono narrate da una diversa prospettiva, della proiezione amara che tutti noi siamo oggi costretti a subire. È questo in estrema sintesi il senso del concerto di Cesare Basile in programma venerdì 31 agosto alle ore 21.30 al Baglio del teatro Ditirammu di Palermo.

"U fujutu su nesci chi fa" racconta storie di oppressi e di vinti, sopraffatti dalla brutalità del potere costituito che sempre più spesso e palesemente opera in barba alla vita umana e al suo sacro utilizzo, che viene così stravolta e calpestata, barbaramente umiliata, triturata e sputata fuori alla fine della catena di montaggio del dolore e del castigo, che non paga i potenti.

Cesare Basile, catanese, è sicuramente uno degli artisti italiani più illustri e innovativi degli ultimi decenni. Nel corso dei trent'anni della sua carriera ha creato con successo un linguaggio unico e originale di "Blues", basato su un dialetto siciliano oscuro e arcaico che usa per rappresentare l'afflizione di una popolazione derubata della sua dignità e autodeterminazione.