La presente iniziativa si propone di continuare l’esperienza già acquisita in questi anni della nostra Compagnia con le produzioni di “Ninnarò e il presepe raccontato”, “Martorio parti di la simana santa”, “A munti Piddirinu c’è ‘na Rosa, “Triunfu pi Santa Rusulia” e le altre opere, nelle quali ha affiancato l’innovazione alle espressioni del teatro e del canto nelle nostre tradizioni popolari.
La tradizione degli artisti di strada in Sicilia costituisce da secoli, un “unicum” letterario e artistico in cui la varietà del vissuto umano, del popolo, diventa protagonista nei racconti.
Gli artisti di strada sono professionisti del contatto diretto con il pubblico; solo a partire da questa circostanza preliminare si attualizza una forma di ritualità di cui la letteratura orale racconta: “… un gruppo di musicanti, chiamati Sunatura, girava nei vicoli storici della città raccontando fatti del popolo”.
L’immenso patrimonio della nostra tradizione, caratterizzato da una poeticità innata nel sentimento popolare, traccia il percorso attraverso il quale è stato possibile realizzare spettacoli per la tradizione popolare musicale, in forma di narrazione cantata e danzata.
Nel reperimento effettuato dalla Compagnia del Ditirammu, tra le vari espressioni musicali, recuperate e riprese dall’oblio, occupano un posto di rilievo i canti sacri, del mare, d’amore e dei cantastorie orbi, un patrimonio largamente condiviso tra ricchi e poveri, tra intellettuali e analfabeti, uniti da un comune sentimento e dalla voglia di recuperare memorie familiari.
L’aspetto essenziale di questo programma trae la sua sintesi nelle appassionate esibizioni dei sunatura, romantici cantastorie , cantori di frasi musicali e storie antiche. Da sempre, questi umili artisti, ci hanno tramandato le storie che il popolo non ha voluto dimenticare, consegnandoci un grande patrimonio del passato unitamente alle melodie che nascono per raccontare sentimenti e voglia di conservare emozioni.