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[ 20 Agosto 2022 by Teatro Ditirammu 0 Comments ]

Ultimo appuntamento del Fasola Folk Fest 2022 con i The Vito Movement

L’edizione 2022 del Fasola Folk Fest si conclude con lo spettacolo dei The Vito Movement in scena sabato 27 agosto ore 21:30 allo Stand Florio.

Lo spettacolo, che prende il titolo dal libro “Il Ricercatore di parole” di Marco Raccuglia edito da Kromato Edizioni 2021, nasce come progetto multiartistico in cui, a partire da alcuni quadri narrativi interpretati dallo stesso Raccuglia, si susseguono innesti di musiche, canti e movimenti talora protagonisti, talora amplificatori emotivi ed espressivi della narrazione.
Il protagonista del racconto è un bambino di otto anni, curioso e coraggioso, che viaggia all’interno di una vicenda straordinaria e si muove tra passato e futuro, tra surreale e quotidianità. Mentre una splendida Palermo fa da cornice al racconto, il bambino costruisce e affronta la propria crescita e il proprio destino anche grazie all’incontro con personaggi emblematici quali Tempo, Solitudine, Coraggio. Nel libro, la narrazione è affiancata da una “colonna sonora” che contiene brani dei Tamuna, dei The Vito Movement nonché canzoni inedite.
Marco Raccuglia e Giovanni Parrinello, già fondatori dei Tamuna, nel 2018 creano The Vito Movement, un collettivo musicale aperto alla partecipazione di vari artisti, tra cui Giacomo Scinardo e Charlie Di Vita, entrambi presenti in scena in questa occasione. Il repertorio del gruppo spazia tra folk, pop e musica elettronica e si avvale di testi estremamente descrittivi, dove sono spesso presenti le radici linguistiche della band, detti e forme espressive popolari.
La scena è arricchita dalle danze folk di Noa Blasini, un misto di passione, intensità e allegria completa uno spettacolo originale e inedito, realizzato appositamente per il Fasola Folk Fest 2022.

Con 𝘎𝘪𝘰𝘷𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘗𝘢𝘳𝘳𝘪𝘯𝘦𝘭𝘭𝘰, 𝘔𝘢𝘳𝘤𝘰 𝘙𝘢𝘤𝘤𝘶𝘨𝘭𝘪𝘢, 𝘊𝘩𝘢𝘳𝘭𝘪𝘦 𝘋𝘪 𝘝𝘪𝘵𝘢, 𝘎𝘪𝘢𝘤𝘰𝘮𝘰 𝘚𝘤𝘪𝘯𝘢𝘳𝘥𝘰.
𝘊𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘕𝘰𝘢 𝘉𝘭𝘢𝘴𝘪𝘯𝘪.
𝘙𝘰𝘴𝘪 𝘈𝘨𝘯𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘔𝘢𝘳𝘤𝘰 𝘙𝘢𝘤𝘤𝘶𝘨𝘭𝘪𝘢
𝘛𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘔𝘢𝘳𝘤𝘰 𝘙𝘢𝘤𝘤𝘶𝘨𝘭𝘪𝘢

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𝐈𝐧𝐟𝐨 𝐞 𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢:
𝐰𝐰𝐰.𝐭𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨𝐝𝐢𝐭𝐢𝐫𝐚𝐦𝐦𝐮.𝐢𝐭 – 𝐰𝐰𝐰.𝐭𝐢𝐜𝐤𝐞𝐭𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨.𝐢𝐭
𝐀𝐩𝐩 𝐓𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐃𝐢𝐭𝐢𝐫𝐚𝐦𝐦𝐮
𝐂𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚 +𝟑𝟗 𝟑𝟗𝟏 𝟑𝟎𝟔𝟒𝟖𝟖𝟕

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[ 20 Agosto 2022 by Teatro Ditirammu 0 Comments ]

“Joca” è il secondo spettacolo del Fasola Folk Fest 2022, in scena il 26 agosto

Continua il Fasola Folk Fest del Teatro Ditirammu con un altro spettacolo da non perdere!

Joca” di e con Davide Campisi e la partecipazione di Rita Tolomeo, in scena venerdì 26 agosto alle ore 21:30 allo Stand Florio.

Il mondo infantile, ancestrale, gioioso in contrapposizione con quello adulto, contemporaneo, drammatico nello spettacolo di Davide Campisi.  Filastrocche scaccia paura, filastrocche che proteggono, che educano, che curano il cuore e che fanno sorridere, filastrocche ancestrali che hanno la capacità di restare in mente, che passano di bocca in bocca da tempo immemore. Il  tutto sottolineato dal suono tormentato del tamburo.

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𝐈𝐧𝐟𝐨 𝐞 𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢:
𝐰𝐰𝐰.𝐭𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨𝐝𝐢𝐭𝐢𝐫𝐚𝐦𝐦𝐮.𝐢𝐭 – 𝐰𝐰𝐰.𝐭𝐢𝐜𝐤𝐞𝐭𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨.𝐢𝐭
𝐀𝐩𝐩 𝐓𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐃𝐢𝐭𝐢𝐫𝐚𝐦𝐦𝐮
𝐂𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚 +𝟑𝟗 𝟑𝟗𝟏 𝟑𝟎𝟔𝟒𝟖𝟖𝟕

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[ 20 Agosto 2022 by Teatro Ditirammu 0 Comments ]

Fasola Folk Fest 2022: giovedì 25 in scena Arbarìa Nuova Compagnia Folk

Ritorna il Fasola Folk Fest del Teatro Ditirammu: in scena tre spettacoli imperdibili all’interno della splendida cornice dello Stand Florio (via Messina Marine, 40). Il 25 agosto alle ore 21:30 sarà Arbarìa Nuova Compagnia Folk ad aprire il Fasola Folk Fest con “Canti di Mare e di Sirene“.

 

Un viaggio nel tempo fra miti e tradizioni popolari, ninfe, divinità e strane creature. Da Colapesce, ai dispetti della Fata Morgana al “mistero” di Donna Villa.
Quello delle sirene è uno dei miti più saldi nella tradizione della Sicilia, da sempre caratterizzata da uno strettissimo rapporto con il mare che la bagna.
Secondo un’antica leggenda legata a questi esseri misteriosi, infatti, le sirene abiterebbero proprio lo stretto di Messina
“Canti di mare e di sirene” mescola insieme queste leggende e ne racconta l’essenza, attraverso narrazioni, danze e canti di mare, di pescatori e di mattanza.

𝘊𝘰𝘯 𝘝𝘪𝘳𝘨𝘪𝘯𝘪𝘢 𝘔𝘢𝘪𝘰𝘳𝘢𝘯𝘢, 𝘈𝘭𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘥𝘳𝘢 𝘗𝘰𝘯𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘗𝘪𝘦𝘳𝘰 𝘛𝘶𝘵𝘰𝘯𝘦, 𝘑𝘰𝘯𝘢 𝘗𝘢𝘵𝘪𝘵𝘰̀. 𝘙𝘦𝘨𝘪𝘢 𝘦 𝘴𝘤𝘳𝘪𝘵𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘪 𝘗𝘪𝘦𝘳𝘰 𝘛𝘶𝘵𝘰𝘯𝘦
𝘊𝘰𝘴𝘵𝘶𝘮𝘪 𝘥𝘪 𝘋𝘰𝘯𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘕𝘪𝘤𝘰𝘴𝘪𝘢
𝘚𝘤𝘦𝘯𝘰𝘨𝘳𝘢𝘧𝘢 𝘣𝘰𝘻𝘻𝘦𝘵𝘵𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘔𝘢𝘳𝘵𝘢 𝘚𝘤𝘪𝘮𝘰́
𝘚𝘤𝘦𝘯𝘰𝘨𝘳𝘢𝘧𝘰 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘈𝘯𝘥𝘳𝘦𝘢 𝘍𝘰𝘳𝘯𝘢𝘪𝘢

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𝐈𝐧𝐟𝐨 𝐞 𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢:
𝐰𝐰𝐰.𝐭𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨𝐝𝐢𝐭𝐢𝐫𝐚𝐦𝐦𝐮.𝐢𝐭 – 𝐰𝐰𝐰.𝐭𝐢𝐜𝐤𝐞𝐭𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨.𝐢𝐭
𝐀𝐩𝐩 𝐓𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐃𝐢𝐭𝐢𝐫𝐚𝐦𝐦𝐮
𝐂𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚 +𝟑𝟗 𝟑𝟗𝟏 𝟑𝟎𝟔𝟒𝟖𝟖𝟕

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[ 1 Agosto 2022 by Teatro Ditirammu 0 Comments ]

OPRA D’AUTORE: giovedì 11 agosto in scena “Piccolo Fiore”

“Piccolo Fiore” chiude la rassegna OPRA D’AUTORE del Teatro Ditirammu

Giovedì 11 agosto ore 21:30 allo Stand Florio

 

Con Rosario Terranova

Testi di Salvo Rinaudo ed Elisa Parrinello

Regia di Elisa Parrinello

Produzione Ditirammu

Fiorenzo Lo Piccolo è un ragazzino degli anni 80 che ha in comune una cosa con i ragazzini di ogni epoca: sogna.

Ma lui non sogna di diventare un calciatore o un astronauta o il Presidente della Repubblica, lui sogna di diventare un grande artista. Perché in fondo, nell’ingenuità della sua infanzia, sa di essere un grande artista. E cerca di dimostrarlo a tutti, perché così fanno gli artisti. Lui vuole darsi e regalare sorrisi ed emozioni tanto da esibirsi davanti al suo primo pubblico, composto da parenti e amici, con i genitori in prima fila.  E Fiorenzo canta, balla e recita davanti a loro, primo pubblico ma anche primo ostacolo.

All’inizio i parenti si divertono ma subito dopo i genitori cominciano a mostrare imbarazzo per quel figlio che ostenta con forza le sue capacità di artista e le sue ambizioni, cosa che viene interpretata prima come trasgressione e poi come ossessione. Condizionato dalle critiche e dalla severità del giudizio dei genitori, Fiorenzo pensa sia meglio abbandonare questa mania istrionica da clown e dedicarsi ad un lavoro vero.

Ma Fiorenzo proprio non ci riesce ad abbandonare il suo sogno e si avventura nella grande giungla dei provini dove trova casting director e registi che, a volte, anziché stimolarlo lo scoraggiano.

Cresce Fiorenzo e diventa un giovane artista che vive della sua arte e calca i palcoscenici tanto sognati, con un grande conflitto dentro, alimentato dalla rabbia nei confronti dei suoi genitori che non lo hanno mai capito e tormentato dal dubbio che forse avevano ragione loro. Fiorenzo, divenuto adulto, è un attore di successo ma la sua fragilità lo porta a scegliere ruoli sicuri, ordinari, ruffiani verso il pubblico e questa “ripetitività”, a un certo momento, diventa il suo tallone d’Achille, il suo modo di recitare appare stantio, superato, ingessato, e gli impedisce perciò di coronare il suo sogno più grande: trovare un ruolo importante che gli dia il successo vero, quello che lo renderà indimenticabile.

Afflitto dalla mancanza di nuovi ruoli, prossimo all’oblio, nella solitudine propria di quegli uomini che per inseguire le proprie passioni hanno sacrificato tutto, fatto rinunce, subito umiliazioni, Fiorenzo si chiede se, alla fine dei conti, ne sia valsa la pena.

 

Per info e biglietti www.teatroditirammu.it